Il documento strategico sottoscritto dal vertice NATO di Madrid minaccia il mondo.
I guerrafondai che ancora parlano di una alleanza difensiva sono smentiti da un documento di una aggressività senza precedenti. La Russia viene definita nemico principale, evidentemente da sconfiggere, e la Cina è presa di mira in quanto agli antipodi dei "valori" occidentali. Ma è tutto il pianeta che viene sottoposto a durissima critica e quindi a un eventuale intervento del Patto Euro-Atlantico: dall’Africa, al Medio Oriente e all’Indocina. La NATO insomma proclama la sua intenzione di intervenire a sostegno dei propri interessi, sicurezza, valori, contro tutti i paesi che considera nemici.
Altro che difesa dell’Europa!
Il documento strategico infine rivendica l’impegno al confronto mondiale su tutti i piani, politici, economici e militari, compreso quello nucleare, il cui rischio però viene definito “remoto”.
Lo “Strategic Concept 2022” è un documento di guerra dell'Occidentale che minaccia i BRICS e tutta quella parte dell’umanità che non accetta più che le regole del gioco siano decise solo dal G7.
È dunque un Occidente che reagisce alla sua crisi e declino rilanciando un imperialismo di stampo coloniale e razzista.
La UE viene assimilata alla NATO, ne diventa una pedina nella dichiarata totale coincidenza e gestione comune degli interessi. E l’Italia del Governo Draghi, impegnato soprattutto a fare intrighi nel palazzo della politica, offre diecimila soldati a questa impresa guerresca planetaria e nuove servitù militari agli USA. Più armi e meno interventi sociali. Un bel programma euroatlantico.
E l’Ucraina? Lì le persone possono continuare a combattere e a morire, tanto oramai la NATO ha realizzato ciò che preparava da tempo. Per usare le parole del Papa, la sentiremo abbaiare ai confini della Cina, dell’Iran, di Cuba. La vedremo nel Sahel e nel Corno d’Africa.
La battaglia per un nuovo ordine mondiale multipolare è appena iniziata.
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