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giovedì 21 luglio 2022

Una coalizione popolare per la democrazia costituzionale contro la guerra.

di Antonio Castronovi

La grande “alleanza nazionale di governo” a sostegno della guerra della NATO si è disciolta nel caldo sole di luglio. Siamo tornati, come nel gioco dell’oca, ai punti di partenza del dopo elezioni di quattro anni fa. Centro destra, PD-area centrista e M5S ad occupare i tre poli del sistema politico italiano, che si ripresentano in competizione tra loro con una differenza: il M5S di Conte si presenta con una caratterizzazione più marcata sui temi sociali e sulla posizione della guerra, meno incline ad armare l’Ucraina e meno prona ai voleri e ai diktat della NATO. Si voterà il 25 settembre.

Intanto la guerra prosegue e non offre spazi per una soluzione pacifica, impossibile data la posta in gioco, vitale per motivi opposti, sia alla Russia, da cui dipende in gran parte il destino del multipolarismo, sia al blocco anglosassone che reputa vitale per i suoi interessi strategici il mantenimento dell’ordine unipolare e la sconfitta della Russia.

Da ciò il rischio di un conflitto lungo e pericoloso, di una guerra mondiale ibrida che accompagnerà l’avvento di una nuova architettura dei poteri nel mondo, politico-militari, economici, commerciali, finanziari che interesseranno anche altri luoghi e aree di crisi: Asia, Medio-Oriente, Africa, Sud America. Potrà durare una intera fase storica di transizione dolorosa costellata da guerre e conflitti sanguinosi.

giovedì 30 giugno 2022

La NATO minaccia il mondo


Il documento strategico sottoscritto dal vertice NATO di Madrid minaccia il mondo.
I guerrafondai che ancora parlano di una alleanza difensiva sono smentiti da un documento di una aggressività senza precedenti. La Russia viene definita nemico principale, evidentemente da sconfiggere, e la Cina è presa di mira in quanto agli antipodi dei "valori" occidentali. Ma è tutto il pianeta che viene sottoposto a durissima critica e quindi a un eventuale intervento del Patto Euro-Atlantico: dall’Africa, al Medio Oriente e all’Indocina. La  NATO insomma  proclama la sua intenzione di intervenire a sostegno dei propri interessi, sicurezza, valori, contro tutti i paesi che considera nemici.