Dal discorso di Putin: "abbiamo molte persone che la pensano allo stesso modo in tutto il mondo e vediamo il loro sostegno, anche negli Stati Uniti. Un movimento di liberazione contro l'egemonia unipolare si sta sviluppando in tutto il mondo. Oggi stiamo lottando per rendere per sempre la dittatura e il dispotismo un ricordo del passato. Una politica costruita sull'esclusività di qualcuno e sulla soppressione di altre culture e popoli è criminale. Dobbiamo voltare questa pagina vergognosa. Il crollo dell'egemonia occidentale che è iniziata è irreversibile. Non sarà come prima".
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sabato 1 ottobre 2022
Dal discorso di Putin
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giovedì 21 luglio 2022
Una coalizione popolare per la democrazia costituzionale contro la guerra.
di Antonio Castronovi
La grande “alleanza nazionale di governo” a sostegno della guerra della NATO si è disciolta nel caldo sole di luglio. Siamo tornati, come nel gioco dell’oca, ai punti di partenza del dopo elezioni di quattro anni fa. Centro destra, PD-area centrista e M5S ad occupare i tre poli del sistema politico italiano, che si ripresentano in competizione tra loro con una differenza: il M5S di Conte si presenta con una caratterizzazione più marcata sui temi sociali e sulla posizione della guerra, meno incline ad armare l’Ucraina e meno prona ai voleri e ai diktat della NATO. Si voterà il 25 settembre.
Intanto la guerra prosegue e non offre spazi per una soluzione pacifica, impossibile data la posta in gioco, vitale per motivi opposti, sia alla Russia, da cui dipende in gran parte il destino del multipolarismo, sia al blocco anglosassone che reputa vitale per i suoi interessi strategici il mantenimento dell’ordine unipolare e la sconfitta della Russia.
Da ciò il rischio di un conflitto lungo e pericoloso, di una guerra mondiale ibrida che accompagnerà l’avvento di una nuova architettura dei poteri nel mondo, politico-militari, economici, commerciali, finanziari che interesseranno anche altri luoghi e aree di crisi: Asia, Medio-Oriente, Africa, Sud America. Potrà durare una intera fase storica di transizione dolorosa costellata da guerre e conflitti sanguinosi.
domenica 12 giugno 2022
LA BCE alza i tassi d'interesse
di Franco Bartolomei
Alzare i tassi di interesse in funzione antinflattiva, come farà la BCE, produce nella situazione attuale solo un consolidamento della stagnazione se non addirittura un inizio di recessione nelle economie europee, e non avrà una incidenza significativa in termini proporzionali sul livello dell'inflazione.
La spirale inflattiva attuale, infatti, non è il prodotto di una crescita della domanda, ma il frutto voluto e consapevole delle scelte della Fed, finalizzato ad assorbire le pendenze debitorie enormi che gravano sul sistema bancario e finanziario in conseguenza della esplosione della bolla finanziaria speculativa del 2007/2008, aggravato improvvisamente dalle tensioni indotte sul mercato delle materie prime dalla guerra e dalla crisi del commercio internazionale.
Questa scelta di copertura rischiosissima del sistema finanziario atlantico significa alimentare il nemico mortale costituito dalla coincidenza di recessione ed inflazione che si abbraccia per reggere ancora una volta il culo alla tenuta della economia americana che campa a debito sulle spalle del mondo intero e dell'Europa stessa.
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